1489-1490
IL FORMAGGIO DEL
MONTE GRAPPA
Tre contratti d’affitto di pascoli,
che a prima vista possono sembrare d’interesse locale e marginale,
rivelano proprietà insospettate dei Soranzo nel Monte Grappa. In realtà
questi tre fogli manoscritti stilati dal notaio Giovanni Ferro a
Castelfranco, per conto di Vittore Soranzo sul finire del medioevo tra
il 1489 e il 1490 mettono nuova luce non solo sul passaggio ereditario
avvenuto ad inizio del XV sec., ma anche sui rilevanti beni appartenuti
a suo tempo a Guglielmo Camposampiero. I Soranzo, diversamente da quanto
si è sostenuto o scritto finora, infatti, non acquisirono proprietà
nella Marca Trevigiana, ma ereditarono tali beni assieme ai Corner da
Maddalena de Rossi di Parma, figlia del “miles” Giacomo e nipote
di Beltrando de Rossi, nipote a sua volta di Guglielmo Camposampiero.
Maddalena de Rossi, ad inizio del sec. XV, assieme al marito Pino de
Bugni, cittadino veneziano, era spesso presente nella sua curia a
Treville e a Castelfranco in cui possedeva una casa all’interno del
castello. In una locazione, stilata a Castelfranco, Pino in nome della
moglie concedeva in affitto i pascoli del Monte Asolone, gli
stessi pascoli, che in un documento qui inserito, a fine secolo, erano
invece locati da Vittore Soranzo; entrambi esigevano la consegna dei
proventi in danaro e in formaggio nella curia di Treville.
Emergono inoltre, notizie interessanti concernenti le aree di produzione
e commercializzazione del formaggio e delle rispettive località dei
pascoli affittati: Cismon del Grappa, Monte Asolone e Monte Meda,
quasi l’intero comprensorio odierno dedito alla produzione dei tipici
formaggi del Grappa [il Morlacco e il Bastardo].
Un quarto documento, sempre degli stessi anni, completa la proprietà “in
loco” con l’affitto della posta dei pascoli nelle regole della curia
di Treville: Treville e Sant’Andrea, curia in cui arrivava la
maggior parte di tale formaggio - si parla di quasi 1.000 kg.. Forse un
po’ diverso nel gusto dall’odierno, trattandosi di pecorino, ma
sicuramente buono e “bene sasonato” come si pretendeva all’epoca -
precursore nella modalità di preparazione degli odierni e assai
apprezzati formaggi vaccini di malga. Giungeva per la maggior parte a
fine agosto, a partire dalla festività di San Bartolomeo; sicuramente
una parte era consumata sul posto, il resto come s’intuisce dai
contratti, era inviato ai mercati di Trebaseleghe per la vendita. In tre
di questi, era il fattore veneziano Gerolamo da Usnago a stipulare e a
riscuotere in nome di Vittore Soranzo. Era presente, pure con l’incarico
di contabile, l’allora prete Giacomo d’Arbe, piovano designato in San
Daniele di Treville dall’arcivescovo di Nicosia [Cipro] Benedetto
Soranzo, fratello di Vittore, che vantava il diritto di juspatronato per
le chiese di Treville e Sant’Andrea.
1489
CREDITUM MAGNIFICI DOMINI
VICTORIS SUPERANTIO
In christi nomine amen anno eiusdem nativitatis millesimo
quadringentesimo octuagesimo nono indictione septima die martis XXVIIII
septembris Castrifranchi sub porticu domus heredium quondam magistri
Joannis de Soncino presentibus testibus
infrascriptis, ibique ser Guielmus
quondam Pranduoli agens nomine suo et fratrum pro quibus de rato
promisit, Jacobus quondam Janeselli agens nomine suo et fratris pro quo
de rato promisit, Benvenutus quondam Fiorosii agens nomine suo et
Michaelus et Baptiste eius fratrum pro quibus de rato promisit omnis de
ville Cismoni districtus Bassani simul et insolidum promiserunt dare et
solvere magnifico et generoso
domino Victori Superantio quondam clarissimi domini
Joannis abancho nobili veneto ibi presenti et pro se et fratre et
nepotibus stipulantibus et recipientibus libras mille quingentas
casei pecudini boni et sufficientis bene sasonati , et hoc nominatim pro
resto unius locationis operarum trigintaduarum et plus si essent
terre prative posite in uno pecio in regula Cismoni in contrata dela
Frassinea in hos confines ve a mane prout dicti debitores dixerunt
comunem cismoni et similiter a meridie et monte
dixerunt esse dictum comunem, a sero
menegillus quondam Simeonis de Cismono salvis verioribus
confinibus, que prata tenebatur ad affictum per quondam fioresium quondam Michaelis de Cismono ac socios ac
solvebat libras centum casei in anno dictis nobilibus de k.
Superantio, de qua locatione predicti debitores nomine quo supra
instanti die fecerunt rationem ac restum concorditer cum prefato
magnifico domino Victore in predicta suma casei ve libre mille
quingentis et abbatuto et diffalcato in dicto resto, omne eo quod
predicti debitores et uterque eorum, ac etiam quondam floresius et soci
qui dicta prata ab ipsis nobilibus conduxerunt et aliqui eorum nomine
dedissent prefatis nobilibus ut aliis eorum nomine quocumque et
qualitercumque, de quo resto etiam aparet dixerunt scripture scripta
manu ser Hieronymi de Usnagis instante die super zornalem dictorum
nobilium, subscripta manu domini presbiteri Hieronymi Zaningi de salzano
et domini presbiteri Jacobi de Arbe cum declarationibus in ea annotatis
ad quam habeatur relatio, quem caseum dare et solvere promisserint in
quatuor terminis ve de mense augusti proximi futuri quartam partem et
sic de anno in annum alias tres quartas partes et non attendendo de
termino in terminum possint rogi de tota suma. renunciantes etc.
Presentibus: Tonino dicto Soranzo de Solagna quodam Bartolomei ser
Juliano quondam Joannis de Bessica ser Tonino quondam Zanoni de
Tribusbasilicis: testibus et aliis.
ASBas. Notarile Castelfranco
Not. Giovanni Ferro, b. 9a, cc. 273v.
CREDITO DEL MAGNIFICO
SIGNOR
VITTORE SORANZO
Nel nome di Cristo amen nell’anno della sua natività 1489 indizione
settima del giorno di martedì 29 settembre di Castelfranco, sotto il
portico della casa degli eredi del fu mastro Giovanni da Soncino alla
presenza dei testimoni infrascritti, e qui messer Guglielmo del fu
Pranduoli agente a nome suo e dei fratelli, per i quali ha promesso la
dovuta spettanza, Giacomo del fu Gianesello agente a suo nome e del
fratello, per il quale ha promesso la ratifica, Benvenuto del fu Fiorosi
agente a nome suo e di Michele e Battista suoi fratelli, per i quali ha
promesso la ratifica, tutti della villa di Cismon distretto di Bassano
insieme e insolidum hanno promesso di dare e corrispondere al magnifico
e generoso signor Vittore Soranzo del fu signor Giovanni dal banco
nobile veneziano lì presente e per sé e per il fratello e per i
nipoti, stipulanti e riceventi libbre millecinquecento di formaggio di
pecora buono e sufficiente, bene preparato, e questo in particolare per
il resto di una locazione di trenta opere o più se possano essere di
terra prativa posta in un pezzo nella regola di Cismon, nella contrada
della Frassinea, in questi confini, ovvero a mattina come hanno detto i
detti debitori, il comune di Cismon e similmente a mezzogiorno e a monte
hanno detto esserci il detto comune, a sera Menegillo del fu Simeone da
Cismon, salvo i più veri confini, i cui prati erano tenuti ad
affitto per il fu Fiorese del fu Michele da Cismon e soci e pagavano
libbre cento di formaggio all’anno ai detti nobili di Ca’ Soranzo. I
predetti debitori di tale locazione, al nome come sopra, nel medesimo
giorno hanno fatto il conto e concordemente con il predetto magnifico
signor Vittore il resto nella predetta somma di formaggio, ossia libbre
millecinquecento e abbattuto e defalcato nel detto resto di tutto quello
che i predetti debitori, uno o l’altro di loro, e anche il fu Fiorese e
soci che i detti prati hanno condotto agli stessi nobili e ad altri a
loro nome, avessero dato ai predetti nobili o ad altri a loro nome e
qualunque altra persona e ancora in qualsiasi modo nel quale resto
appare, hanno detto della scrittura compilata di mano di messer Gerolamo
da Usnago nel medesimo giorno sul giornale dei detti nobili e
sottoscritti di mano dal signor prete Gerolamo Zaningi da Salzano e dal
signor prete Giacomo da Arbe con dichiarazioni annotate in esso in cui
si ha il resoconto, avrebbero promesso di dare e consegnare tale
formaggio in quattro scadenze ossia dal mese di agosto prossimo futuro
la quarta parte, e così di anno in anno le altre tre quattro parti e che
nell’attendere a ciò non possano essere richiamati di scadenza in
scadenza su tutta la somma. Rinuncianti ecc.
Alla presenza di: Tonino detto Soranzo da Solagna del fu Bartolomeo, Ser
Giuliano del fu Giovanni di Bessica, Ser Tonino del fu Zanone di
Trebaseleghe, testimoni e altri.
1490
LOCATIO MONTANEARUM PRO K. SUPERANTIO
Eiusdem millesimo indictione et die, sub logia pontis comunis
Castrifranchi presentibus testibus infrascriptis, ibique prudens
vir Hieronymus de Usnagis filius quondam domini Alouisii de Venetiis
factor ac factorio nomine magnifici domini Victor Superantio quondam
domini Joannis abancho nobilis veneti et fratris ac nepotum de eorum
tenuta et corporale possessione dedit locavit et affictavit ser Zanorio
Stangleron quondam Cechini et ser Matheo quondam Trivisani de Gutico ibi
presentibus et pro se et suis heredibus simul et insolidum stipulantibus
et conducentibus unum montem sive montaneam, vocatam Asloti positum
super territoriis Bassani sive Asilli in suos confines cum omnibus
suis juribus et pertinenciis pasculis aquis omnibusque et singulis aliis
juribus per annum unum proximum futurum pro affictu cuius montanee,
predicti conductores se simul et insolidum obligantes
dare et solvere promiserunt eidem
domini locatori dictis nominibus supra ducatos quadragintanovem
cum dimidio auri boni et justi ponderis et libras centum casei pecudini
bene sasonati debendo solvere dictum fictum ad nondinas Triumbasilicarum
proximum futurum, promittens dictus dominus locator dictis nominibus etc.
et dicti conductores etc.
renunciantes ipsi conductores omnibus et singulis legibus stati
previsionibus et ordinis eis supra hoc
competentibus et competitorum fidis
salvis quidam dictus terminus etc. et specialis statutis incipere
diximus sub et tandem conservandum indicimus obligationes et
obligavimus omniaque at jura et facta etc.
Presenti bus: ser Petro Gaio quondam antonii cive Castrifranchi
ser Tomasio quondam Menegatii de Resio Simone de Vilarappa habitatore
Gutici ser Jacopo Ferlino quondam ser Andree: testibus rogatis
ASBas. Notarile Castelfranco
Not. Ferro Giovanni, b. 9a,
cc. 273v.
LOCAZIONE DI MONTAGNE PER CA’ SORANZO
Nello stesso anno indizione e giorno [4 maggio 1490], sotto
la loggia del ponte del comune di Castelfranco alla presenza dei
testimoni infrascritti, e qui il prudente signor Gerolamo da Usnago
figlio del fu Luigi di Venezia fattore e come fattore al nome del
magnifico signor Vittore Soranzo del fu signor Giovanni dal banco
nobile veneziano e del fratello e dei nipoti della loro tenuta e
corporale possessione ha dato locato e affittato a ser Zanorio
Stangleron del fu Cecchino e a ser Matteo del fu Trevisan di Godego lì
presenti e per se stessi e per i loro eredi insieme e insolidum
stipulanti e conducenti un monte o piuttosto montagna, chiamata
Asolone posta sopra i territori di Bassano e di Asolo nei suoi
confini con tutti i suoi diritti e pertinenze, pascoli, acque e ogni
altro diritto per un anno prossimo futuro, per l’affitto della quale
montagna, i predetti conduttori insieme e insolidum obbligati hanno
promesso di dare e corrispondere allo stesso signor locatore, ai nomi
sopra detti, ducati quarantanove e mezzo di buon oro e del giusto valore
e libbre cento di formaggio pecorino bene preparato, dovendo
corrispondere il detto affitto ai giorni di mercato di Trebaseleghe
prossimo futuro, promettendo il detto locatore ai detti nomi ecc., e i
detti conduttori ecc. Rinuncianti gli stessi conduttori a ogni legge di
stato previsioni e ai siffatti ordini sopra questi ai competenti e di
competenti fatta salva la fiducia, un tale detto termine ecc. di
speciale statuto abbiamo detto iniziare sopra e tuttavia per conservarlo
abbiamo indetto le obbligazioni e abbiamo obbligato ogni cosa ma pure i
diritti di fatto ecc.
Alla presenza di: ser Pietro Gaio del fu Antonio, cittadino di
Castelfranco, ser Tommaso del fu Menegazzo di Riese, Simone da villa
Rappa abitante di Godego, ser Giacomo Ferlin del fu ser Andrea,testimoni
chiamati.
1490
LOCATIO PRO K. SUPERANTIO
In
Christi nomine amen etc. 1490 indictione octava die martis quarto maii
Castrifranchi in domo mei notarii infrascripti, prudens vir dominus
Hieronymus de Usgnagis de venetiis quondam domini Alouisi factor et
factorio nomine magnifici domini Victoris Superantio abancho et
fratris ac nepotum et eorum nomine de eorum tenuta et corporale
possessione dedit locavit et affictavit Bernardino quondam Victoris
Cabao de villa Crespani districtus Asilli ibidem habitatori ibi presenti
e pro se et fratribus suis pro quibus de rato promisit stipulanti et
conducenti, unum montem, appellatum meda, cum memoribus suis ve
illam partem tam quam tenebat a dictis nobilibus Masinus de Sancto
Zenone positum in suos confines, per annum unum proximum futurum, pro
affictu cuius solvere promisit ad festum sancti bartholomei proximum
futurum ducatos quinque auri, et libras viginti boni casei pecudini bene
sasonati conducti ad curiam dictorum nobilium in villa Triumvillarum
et promisit ipse dominus Hieronimus dictis nominibus ipsum montem ve
illam partem supra locatam manuntenere a quacumque contradicente sub
obligationibus omnibus suorum bonorum.
Presentibus: ser Silvestro dal maso quondam chimini habitatori in
burgis Bassani, ser Joanne eius fratre: testibus rogatis.
ASBas. Notarile Castelfranco
Not. Ferro Giovanni, b. 9a, cc. 124v.
LOCAZIONE PER CA’ SORANZO
Nel nome di Cristo amen ecc. 1490 indizione
ottava del giorno martedì quattro maggio di Castelfranco in casa di me
notaro infrascritto, il prudente signor Gerolamo da Usnago di Venezia
del fu Luigi fattore e come fattore al nome del magnifico signor
Vittore Soranzo dal banco e del fratello e nipoti e a loro nome e
della loro tenuta e corporale possessione ha dato locato e affittato a
Bernardino del fu Vittore Cabao della villa di Crespano del distretto di
Asolo abitante nello stesso luogo, lì presente e per sé e per i suoi
fratelli ai quali ha promesso la dovuta spettanza, stipulante e
conducente un monte chiamato Meda con i suoi boschi, ovvero
quella parte tanto quanto teneva per detti nobili Masino di San Zenone,
posto nei suoi confini, per un anno prossimo futuro, per l’affitto del
quale ha promesso di pagare alla festa di San Bartolomeo prossimo futuro
ducati cinque d’oro e libbre venti di buon formaggio pecorino bene
preparato e condotto nella Curia dei detti nobili nella villa di
Treville. E lo stesso signor Gerolamo ai detti nomi ha promesso lo
stesso monte, ossia quella parte sopra locata, di mantenere da qualunque
contraddicente sotto ogni obbligazione dei loro beni.
Alla presenza di: ser Silvestro dal Maso del fu Chemin abitante nei
borghi di Bassano, ser Giovanni suo fratello: testimoni chiamati.
1489
LOCATIO POSTE PRO K.
SUPERANTIO
In
christi nomine amen anno eiusdem etc. 1489 indictione septima
die veneris XIII mensis novembris Castrifranchi in domo mei notarii,
prudens vir dominus Hieronymus de Usnagis quondam domini Alouisiis de
venetiis factor et factorio nomine magnifici domini Victoris Superantio
abancho et fratris et nepotium, de tenuta et possessione corporale
ipsorum nobilium dedit locavit et affictavit Calisti filio Damiani
gubernatori domus at Menego quondam Mundinii et Jacobo quondam Joannis
omnibus de Lauregia ibi presentibus et pro se et fratribus pro quibus de
rato promiserunt et heredibus eorum stipulantibus ac conducentibus simul
et insolidum postam et jus pasculandi et pascendi pecudes super poste
territorio Triumvillarum et Sancti Andree per annos tres proximos
futuros, a festo Sancte Justine usque ad festum Sancti Georgii tantum,
siquam consuetum, pro affictu cuius poste predicti conductores simul et
insolidum solvere et rendere promiserunt eidem locatori dicto nomine,
pro anno presenti ve ad Sanctum Georgium proximum futurum ducatos
viginti octo auri libras ducentam casei bene sasonati ac agnos decem
ponderis librarum quatuor decim pro quo et pro aliis vero annis duobus
tempore predicto ducatos vigintinovem auri in anno et agnos decem
ponderis predicti et libras ducentas casei bene sasonati utsupra, quam
postam dictus locator dicto nomine defendere promisit a quocumque
contradicente et dicti conductores fictum predictum insolidum solvere,
sub obligatione omnium suorum bonorum.
Presentibus: Ser Francisco Fixolo notario quondam ser Joannis cive
habitatore Castrifranchi, ser Nicolao quondam Menegi Poiana de Poiana:
testibus rogatis.
AS.Bas. Notarile Castelfranco
Not. Ferro Giovanni, b. 9a, cc. 154r.
LOCAZIONE DI POSTA PER CA’ SORANZO
Nel nome di Cristo amen nell’anno della ecc. 1489 indizione settima del
giorno venerdì tredici del mese di novembre di Castelfranco in casa di
me nodaro, il prudente signor Gerolamo da Usnago del fu signor Luigi di
Venezia, fattore e come fattore al nome magnifico signor Vittore
Soranzo dal banco e fratello e nipoti, della tenuta e possessione
corporale degli stessi nobili ha dato locato e affittato a Calisto
figlio di Damiano governatore di casa e Menego del fu Mondino e Giacomo
del fu Giovanni tutti di Loreggia, lì presenti e per se stessi e per i
loro fratelli ai quali hanno promesso la ratifica e ai loro eredi,
stipulanti e conducenti insieme e insolidum una posta e il diritto di
far pascolare e di pascere pecore sulla posta del territorio di Treville
e Sant’Andrea per tre anni prossimi e futuri, dalla festività di Santa
Giustina fino alla festività di San Giorgio, così com’è consueto, per
l’affitto della quale posta i predetti conduttori insieme e insolidum
hanno promesso di pagare e rendere al medesimo locatore, al detto nome,
per l’anno presente ossia a San Giorgio prossimo futuro, ventotto ducati
d’oro e libbre duecento di formaggio bene preparato e dieci agnelli del
peso di quattordici libbre, per questo e per gli altri due anni al tempo
indicato, in ventinove ducati d’oro all’anno e dieci agnelli del
peso predetto e libbre duecento di formaggio preparato come sopra, la
quale posta il detto locatore al detto nome ha promesso di difendere da
qualunque persona contraddicente e i detti conduttori il predetto
affitto, insieme e insolidum di pagare sotto l’obbligazione di tutti i
loro beni.
Alla presenza di ser Francesco Fisolo notaro del fu ser Giovanni
cittadino e abitante di Castelfranco, ser Nicolò del fu Menego Poiana di
Poggiana, testimoni chiamati.
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